sabato 30 giugno 2012

Il Gucci museo

Nel cuore di Firenze, in Piazza della Signoria, c'è un museo molto particolare: in un ambiente elegante e raffinato viene raccontata la storia della maison Gucci, storico marchio fiorentino. L'esposizione si articola su due piani... il giovane Guccio Gucci rientra in Italia dopo l'esperienza all'Hotel Savoy a Londra e apre un laboratorio specializzato nella produzione di accessori e articoli da viaggio. "G. Gucci Travelling Goods Florence" sono le parole che compaiono sulle prime etichette di valigie e bauli realizzati a Firenze. Il marchio in inglese sottolinea la visione internazionale del fondatore che si rivolge ai moderni viaggiatori dell'epoca di tutto il mondo. Siamo nel 1921.
Ben presto il laboratorio si specializza anche in molti altri settori: la borsetteria, la cui produzione arriva a creare modelli iconici come la Bamboo Bag, la Jackie e le borse rese inconfondibili dai simboli Gucci quali morsetto e nastro verde-rosso-verde; i monili, come portacipria, fibbie che si trasformano in bracciali e collane in oro e argento, morsetti, GC e altri segni iconici che testimoniano la creatività di Gucci nel combinare funzione e vanità in forme insolite; e ancora le creazioni da sera, dedicate ai red carpet e agli eventi più esclusivi della scena internazionale.
Proprio per una diva internazionale, nonchè icona di eleganza e di stile, Grace Kelly, nasce il motivo Flora.
E'il 1966 quando la principessa Grace visita il negozio Gucci di Milano in Via Montenapoleone. Rodolfo Gucci decide di donarle il più bel foulard floreale che si possa immaginare e chiede al famoso illustratore Vittorio Accornero di realizzare per lei un disegno originale. Flora sono nove bouquet di fiori delle quattro stagioni, con bacche, farfalle, libellule e insetti in un'illustrazione multicolore di incanto e poesia. Questa fantasia viene reinventata ogni anno, con diverse cromie, e, accostata a volte con altri simboli Gucci, compare su abiti, borse, accessori, gioielli e porcellane, fino ad ispirare uno dei profumi più celebri della maison.
Gucci non è soltanto moda, infatti nell'ultima parte della mostra sono esposti gli oggetti dedicati al tempo libero e allo sport: articoli da regalo e oggettistica come set da pic-nic e porta thermos, giochi di società, lampade da tavolo e set di bicchieri fino alla chitarra elettrica negli anni più recenti.
Dall'equitazione al golf, Gucci si è ispirato alle diverse discipline sportive praticate dalla clientela più sofisticata: porta mazze da golf, porta racchette da tennis, tavole da surf, pinne e maschere. Negli anni più recenti La Pelle Guccissima riveste la bicicletta, lo slittino da neve fino alla sella e a tutti gli accessori della linea equestre, antica passione della maison.
I pezzi sicuramente più belli esposti sono l'originale foulard Flora donato alla principessa Grace e la cadillac creata in solo 250 esemplari negli anni '70.
Fiore all'occhiello dell'esposizione è uno spazio dedicato all'arte contemporanea, in cui l'artista Paul Fryer propone tre opere sotto il titolo di "Lo spirito vola". In un ambiente buio troviamo un'Ofelia annegata, senza fronzoli, con la bocca semi aperta nell'atto di cantare e con una posa che sembra quasi una crocifissione, un Cristo sulla sedia elettrica, piccolo, in scala 2/3, che ispira tenerezza... l'esecuzione è già avvenuta, i lacci sono sciolti, ma il corpo sembra contrarsi in un ultimo respiro; e infine Ecce Homo, un uovo nero sospeso su un nido (o una corona di spine?!), che non si capisce se stia cadendo o si stia elevando tra le spine intrecciate. L'uovo che, sebbene nero, rappresenta un simbolo primordiale di speranza.
Le opere dell'artista inglese danno un tocco di umanità a un ambiente in cui ad essere esposti sono oggetti di altissima qualità, ma ormai un pò disumanizzati.
Nel mare di arte rinascimentale che Firenze offre, questa esposizione merita un'occhiata.
















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